Dopo la recente riconferma, il Presidente Pasini Inverardi presenta il nuovo Cda e i progetti futuri. Sul finire del 2010 iniziò un percorso virtuoso che portò 19 comuni della Franciacorta (ora 22*), Consorzio per la tutela del Franciacorta, la Camera di Commercio, Cogeme spa e la sua Fondazione a definire un modello socio economico di sviluppo in grado di elevare la qualità della vita dei residenti e rendere l’area competitiva a livello internazionale. Un percorso tanto affascinante quanto complesso soprattutto perché in gioco non vi erano solo i destini di una comunità ma bensì di tutto un territorio accomunato da una tradizione storico culturale importante, nonché da un’economia “effervescente”. Sotto forma di un accordo di collaborazione si giunse l’anno successivo (2012) ad una più strutturata forma di aggregazione individuando il perimetro dell’area sulla base di Decreto Ministeriale che riconobbe la “Franciacorta dei vini”, e costituendo un vero e proprio “Accordo di collaborazione”. Questa snella forma giuridica tra i Comuni, necessaria per avere una rappresentanza con i partners pubblici e privati, ora è diventata un’Associazione e alla sua guida vi è stato riconfermato il Sindaco di Passirano Francesco Pasini Inverardi. Con lui, il Sindaco di Rovato Tiziano Belotti (Vicepresidente), Ilario Cavalleri (Sindaco di Erbusco), Giovanni Coccoli (Sindaco di Gussago), Marco Ghitti (Sindaco di Iseo), Alberto Vanoglio (Sindaco di Ome) e Gianmarco Cossandi (Vicesindaco di Palazzolo sull’Oglio).
Un’eredità importante che il Sindaco di Passirano, appena riconfermato, non intende disperdere, anzi ne rilancia il peso specifico. Per questo lo abbiamo incontrato affrontando con lui alcuni temi caldi: Grazie Sindaco e complimenti per la rielezione. Ci può dire quali sono le priorità condivise dal nuovo Consiglio di Amministrazione? Grazie a voi per lo spazio che dedicate a questa nuova ed importante realtà, che si affaccia nel panorama franciacortino con la consapevolezza di essere uno fra i tanti soggetti che amano la Franciacorta e, al contempo, con la ferma certezza delle proprie responsabilità, in quanto associazione che riunisce solo ed esclusivamente i Comuni, che, come sappiamo, sono sempre in prima linea nella difesa del territorio. Per ora due priorità: apprestare un buon piano di comunicazione delle nostre attività e portare a termine l’iter di approvazione del regolamento edilizio unico della Franciacorta in tutti i 22 Comuni. PTRA è un acronimo che sta per Piano Territoriale regionale d’Area e la Franciacorta da qualche anno ne ha uno specifico. Quali obiettivi intendete perseguire con maggiore urgenza? Il PTRA è uno strumento molto vasto e complesso, che vuole promuovere una “cultura del territorio”, che si concretizza nei tre obiettivi del documento di piano, cioè riduzione del consumo di suolo, attrattività paesaggistica, accessibilità e mobilità sostenibile. Terra della Franciacorta è un contenitore non solo sulla carta, ma, proprio come Lei ci ha appena spiegato, soggetto attivo nella definizione comune di obiettivi di Amministrazione sovra territoriale, con un occhio di riguardo alle singole peculiarità dei Comuni franciacortini. In tutto questo, quale ruolo potrebbe rivestire la Cultura? La cultura ha due peculiarità: da una parte, fa da attrattore nei confronti dei turisti, se pensiamo, ad esempio, alle bellezze paesaggistiche e storiche che ci circondano ed alla possibilità di unirle al turismo enogastronomico, col bollicine in prima linea; in secondo luogo la cultura ravviva la comunità locale ed è, in ciascun Comune, motivo di coesione sociale.
*L’associazione Terra della Franciacorta è composta ad oggi da ventidue Amministrazioni Comunali: Adro, Capriolo, Castegnato, Cazzago San Martino, Cellatica, Coccaglio, Cologne, Cortefranca, Erbusco, Gussago, Iseo, Monticelli Brusati, Ome, Ospitaletto, Paderno Franciacorta, Palazzolo sull’Oglio, Paratico Passirano, Provaglio d’Iseo, Rovato, Rodengo Saiano, Sulzano.
Fonte: Il Punto Franciacorta