La Parrocchia intende alienare un appezzamento da 450mila euro per finanziare interventi al tempio dedicato a Santa Maria Assunta.
La Parrocchia mette in vendita un terreno per finanziare i lavori di restauro della chiesa di Santa Maria Assunta. Alle imprese interessate all’acquisto viene offerta la possibilità di permuta, con l’assegnazione dei lavori alla parrocchiale. La proprietà, 1.870mq in zona Casaglio, è sul mercato a 450mila euro. Il ricavato permetterebbe di avviare le operazioni di rifacimento del sagrato e interventi di consolidamento all’esterno delle sagrestie e della canonica. Operazioni che andrebbero così a completare il complesso lavoro che aveva permesso il rifacimento del tetto, il restauro delle pareti esterne e parte dell’interno. Interventi rivelatisi ancora più urgenti a seguito dell’onda lunga del terremoto che ha messo in ginocchio il territorio emiliano nel 2012. Le scosse avevano allargato alcune crepe, soprattutto negli archi degli altari laterali e sul timpano, e ulteriormente indebolito la struttura già «ingabbiata» dalle impalcature e sotto i «ferri» degli addetti ai lavori, in quel periodo in piena fase di svolgimento – aggravando le criticità già presenti. Le fenditure sulle pareti avevano subito un peggioramento così come le infiltrazioni d’acqua. Nonostante tutti gli imprevisti le operazioni sono state portate a termine con successo e la chiesa prepositurale di Santa Maria Assunta è tornata all’originale splendore.
I lavori di costruzione della chiesa erano iniziati nel 1743 su progetto dell’architetto veneziano Giorgio Massari; il tempio venne aperto al culto nel 1760. La struttura si fregia di un’elegante e maestosa facciata (progettata da Rodolfo Vantini, sostituito poi da Luigi Donegani e conclusa nel 1835) e riceve la celestiale protezione delle virtù teologali: le statue che raffigurano Fede, Speranza e Carità posizionate sopra il timpano e realizzate da Francesco Stanga su disegno di Giovanni Franceschetti tra 1827 e 1837. «Siamo alla ricerca di risorse economiche per poter dare il via alle ultime operazioni – spiega il parroco, don Adriano Dabellani – che comprenderanno il rifacimento del sagrato e la totale pulitura del manto marmoreo, oltre a lavori sugli esterni delle sagrestie e della Canonica». «Abbiamo dovuto interrompere i lavori per mancanza di fondi, fondi che sono stati elargiti con grande generosità dai fedeli. Ora speriamo di trovare altre risorse per concludere il progetto. Per questo motivo abbiamo deciso di mettere in vendita i 1870 metri quadri di terreno».
Federico Bernardelli Curuz
Fonte: Giornale di Brescia