Torna la rassegna che celebra la tradizione della vendemmia

La contrada di Casaglio in una delle passate edizioni della Festa dell'Uva

Dopo un anno di attesa torna la Festa dell’Uva. Apice di due settimane di festeggiamenti che portano i gussaghesi a celebrare il periodo della vendemmia, il più importante per tutta la Franciacorta. Domani piazza Vittorio Veneto tornerà ad essere il cuore pulsante del paese con una rassegna giunta ormai alla sua 45ª edizione, capace ogni anno di rinnovarsi grazie anche al grande lavoro dei volontari della Pro loco di Gussago.

Domani i festeggiamenti si apriranno alle 9 con il raduno di moto Gr. Hellvadek, per proseguire alle 11 alla riscoperta della tradizione della benedizione del cesto di uve doc prodotte dalle colline gussaghesi, un’usanza negli ultimi anni un po’ accantonata. Ma i veri protagonisti della rassegna entreranno in scena alle 14.30: sono i carri allegorici realizzati dalle contrade di Gussago, la cui sfilata verrà intervallata dalle esibizioni di gruppi folkloristici, capaci di stuzzicare ogni anno la curiosità delle migliaia di visitatori che arrivano da tutta la provincia. Ad esibirsi quest’anno saranno il coro La Zerla, gli sbandieratori e musici della contrada Zeveto di Chiari, capaci di conquistare grazie alla propria bravura il titolo di campioni regionali 2012, per concludere con la sfilata dei Cuori ben nati di Rivoltella sul Garda, che proporranno arie e musiche tipiche del tempo che fu, un utile tuffo nel passato per riscoprire oggetti, vestiti e note ormai in via d’estinzione.

Non poteva mancare inoltre la Banda S. Maria Assunta, una delle realtà folkloristiche più attive e longeve di Gussago.
Ad arricchire la sfilata di carri allegorici sarà il tema «Braccia forti e cervello fino», un modo per lasciare massimo spazio alla fantasia dei contradaioli con un’attenzione particolare alle radici rurali che rappresentano la spina dorsale della rassegna. Per gli amanti degli acquisti a cielo aperto non mancheranno le tradizionali bancarelle capaci di unire sapori tipici della zona ad oggetti e abbigliamento inusuale, per non parlare delle esposizioni presenti nel corso della rassegna, come la mostra «Arte e Carità», allestita nella sala civica Togni dai volontari dell’associazione Mato Grosso, che propone dei preziosi esempi di mobili andini, realizzati dai giovani della «Familia de Artesano Don Bosco» accolti per 5 anni in una casa-scuola per imparare un lavoro.

La chiesa di San Lorenzo ospita invece le «Fantasie di Colori e Forme» di Giulio Mancabelli e Luciano Biondi.
Prima della conclusione con i fuochi d’artificio la Fisorchestra Giuseppe Verdi di Oscar Taboni proporrà una serata danzante all’insegna dell’allegria. Nel corso della giornata sarà assegnato anche l’atteso Premio campanili di Gussago, attribuito ogni anno ai gussaghesi che con la loro opera gratuita hanno permesso di migliorare la qualità della vita dell’intera comunità.

Fonte: Giornale di Brescia

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