Tumore al seno, la prevenzione si fa anche prima dei 50 anni

Cuore di Donna

Lo screening gratuito al seno per donne d’età compresa tra i 35 e i 49 anni – cioè una fascia d’età precedente a quella che si ritiene, normalmente, quella di attenzione alla prevenzione – è iniziato a Gussago, e le richieste (che finora però non hanno potuto essere soddisfatte) sono giunte numerose anche da giovani donne che risiedono in altre realtà territoriali.

Per ora «Ricordati di te… Prevenire è vivere» – nato dalla convergenza dell’associazione Cuore di Donna, del Comune e della Fondazione Richiedei – è un’iniziativa offerta alle donne gussaghesi, ma potrebbe essere un buon esempio da seguire anche per altre realtà municipali. E già gli stessi promotori progettano di estendere il progetto alla città e alla provincia. Angela, volontaria Cuore di Donna, fa un primo bilancio: «Nella prima giornata di prevenzione sono state eseguite 35 ecografie. Solo per noi sono stati impegnati 3 medici. Le donne sono rimaste molto contente per la professionalità e accuratezza con cui i medici hanno eseguito gli esami. Il nuovo appuntamento, che coinvolgerà altre 36 donne chiamate alla visita, sarà il 28 febbraio. Abbiamo ricevuto tante richieste da donne non residenti a Gussago – conferma la volontaria -. Ci auguriamo di avere prestissimo i fondi per ampliare l’esperienza a tutta la città e alla provincia. Quindi invitiamo la popolazione a sostenerci nella raccolta di risorse economiche».

C’è soddisfazione anche tra i responsabili della Fondazione Richiedei: «Il programma di screening gratuito rivolto a questa fascia d’età prevede l’effettuazione di 165 ecografie – spiega il presidente del Richiedei, Carlo Bonometti -. Sono veramente orgoglioso di poter contribuire con l’associazione Cuore di Donna ed il comune di Gussago, a questa importante attività di prevenzione a favore delle donne del paese. Speriamo di poter continuare in futuro questo progetto di prevenzione ed allargare il numero dei comuni aderenti».

Il progetto si compone di una prima fase, «un periodo di sensibilizzazione per far comprendere alla gente l’importanza della prevenzione rispetto a un tumore che purtroppo colpisce anche le donne più giovani – avevano dichiarato il sindaco Coccoli e l’assessore Mazzini -. Successivamente si passa allo screening gratuito nelle strutture messe a disposizione dalla Fondazione Richiedei, e la restituzione alla popolazione dei risultati». Info su www.cuoredidonna.it.
Federico Bernardelli Curuz

Fonte: Giornale di Brescia

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