Il Comune raddoppia gli investimenti sul fronte delle manifestazioni e delle fiere. In attesa che alla Santissima apra il Museo dedicato al mondo enogastronomico.
Il paese aumenta impegno e investimenti nel campo del turismo giornaliero rilanciando sia il settore enogastronomico che la fruizione di un territorio apprezzabile sotto il profilo estetico e ricco di testimonianze storiche. La speranza è che questo pacchetto sia reso in futuro molto competitivo anche dalla presenza del Museo del Gusto che potrebbe sorgere nella splendida cornice della Santissima. Per rilanciare il segmento turistico il Comune di Gussago, nel 2013, ha investito 14.700 euro, cifra più che raddoppiata rispetto all’anno precedente che aveva fatto registrare un consuntivo di 5.500 euro. Le sinergie in questo campo sono fondamentali. Stretta è la collaborazione con la Pro Loco che risulta un punto di riferimento imprescindibile per l’attuazione di tante attività promozionali sul territorio. Il sodalizio, che ha raggiunto quest’anno la maggiore età, era nato attorno ad una manifestazione legata ai prodotti locali attraverso la nascita della Festa dell’Uva, atto di fondazione dello sviluppo di questa vocazione territoriale. «Fin da subito – dichiara Valerio Cirelli, presidente della Pro Loco – abbiamo apportato un drastico cambiamento a quelle che erano le attività in paese. Importante è stato calendarizzare le varie manifestazioni durante tutto l’anno e far conoscere tutte le attività del territorio. Grandissima importanza ha per noi l’Autunno a Gussago, con un costo di circa 60-70 mila euro, che culmina con la Festa dell’Uva, evento cardine per il paese e vero motore finanziario in grado di raccogliere sponsor e investimenti che permettono alla nostra associazione di realizzare anche gli altri numerosissimi eventi da noi organizzati». Forze nuove e giovani sono arrivate nella Pro loco, ed ecco arrivare proposte e interessanti idee per il futuro. Si è deciso, per esempio, di spostare, durante la festa dell’Uva, l’imponente tendone di ristoro in oratorio, lasciando libera la piazza. La nascita del Museo del Gusto, infine, renderebbe necessaria una più approfondita conoscenza del prezioso patrimonio artistico del paese. Interessante sarebbe completare questa offerta con un piccolo museo dedicato a due grandi pittori che hanno abitato nei locali della Santissima, Giovanni Battista Gigola e Angelo Inganni. In particolare quest’ultimo trasse ispirazione per le sue meravigliose opere dal paesaggio circostante.
Federico Bernardelli Curuz
Fonte: Giornale di Brescia