Undicesima partecipazione al Festival di Sanremo per Federica Quaranta

Federica Quaranta Sanremo 2023

Per gli appassionati di Sanremo è da tempo sinonimo di record. Quest’anno Federica Quaranta consolida un primato invidiabile: quella che inizierà domani sera sarà per lei l’undicesima edizione del Festival. Undici volte nell’orchestra che fa sognare gli italiani, undici avventure in eurovisione per la violinista bresciana che può ritenersi a pieno diritto una colonna del teatro Ariston. «Sono felice – racconta l’artista bresciana habitué sanremese -: bellissimo tornare al Festival, come sempre ma stavolta anche di più».

Cos’ha di più questa edizione rispetto alle precedenti?
C’è tanta voglia di fare festa, di musica e di allegria, uno stato d’animo che coinvolge tutti più che mai da quando abbiamo iniziato le prove. Da settimane lavoriamo sodo ogni giorno, ma sempre con una grande gioia.

Effetto post-pandemia?
Sì. L’anno scorso fu un incubo, fra tamponi e controlli continui per il Covid. E poi a livello personale arrivo da un anno pieno di soddisfazioni.

Il progetto «Music in the dark» è stato un successo.
Sì. E il post-Festival mi porterà anche altre belle cose. Notizie che spero di poter dare presto.

Sarà una maratona, questo Festival, anche per il cast smisurato. Condivide la mossa di Amadeus di allargare così la partecipazione, mischiando gli emergenti ai big?
È una scelta molto intelligente per accontentare una varietà di gusti differenti. Amadeus ha deciso di non limitarsi a un genere di cantanti a discapito degli altri. Poi sul fatto di inserire tutti nella stessa categoria non so esprimermi, ma sulla volontà di allargare gli orizzonti assolutamente sì: scelta vincente. E quest’anno tornano gli ospitoni internazionali: non vedo l’ora di sentire i Black Eyed Peas e soprattutto i Depeche Mode.

Se riavvolge il nastro?
Ho saltato solo le edizioni del 2017, perché ero in tournée con Renato Zero, e del 2018, quando ero impegnata in Cina. Ogni anno sempre la stessa pressione, ma anche la stessa voglia divertirsi. L’edizione più emozionante per noi musicisti dell’orchestra comunque rimarrà quella del 2021, senza pubblico. Non fu facile: una grande sfida vinta tutti insieme.

Senza spoilerare troppo, le canzoni in gara come sono?
Rispecchiano in buona parte la voglia di divertirsi che si respira dopo il Covid.

L’anno scorso i tormentoni furono «Brividi» e «Ciao ciao». Ce ne saranno anche quest’anno?
Sicuramente. Un paio anche stavolta, se non tre.

Nel 2022 Brescia ha vinto con Blanco. Quest’anno tifa per Coma_cose e Mr. Rain. E nell’orchestra c’è sempre lei.
È sempre un Festival un po’ targato Brescia, sì. Il che mi rende orgogliosa. Mi manca Matteo Faustini, vorrei fosse in gara anche lui. Spero torni all’Ariston in futuro.

Tanti giovani nel cast. Un nome da tenere d’occhio in prospettiva, fra gli altri?
Sicuramente Madame ha dimostrato già da tempo di avere una personalità davvero notevole.
Gian Paolo Laffranchi

Fonte: Bresciaoggi

RESTA SEMPRE AGGIORNATO CON LE NOSTRE NOTIZIE!

- iscriviti alle Newsletter di Gussago News per ricevere quotidianamente via email notizie, eventi e/o necrologi
- segui la pagina Facebook di Gussago News (clicca “Mi piace” o “Segui”)
- segui il canale Telegram di Gussago News