Vela: Zucchetti perde il prodiere, niente mondiali

Giuseppe Angilella e Pietro Zucchetti
Giuseppe Angilella e Pietro Zucchetti

Vedere due imbarcazioni italiane nelle prime dieci della regata di debutto della classe 49er, ai Mondiali di Santander, fa un effetto positivo. Sorprendente, quasi straniante. Come non trovare, nell’elenco dei migliori, la coppia Angilella-Zucchetti. Il tandem più forte d’Italia, con il 33enne prodiere di Gussago passato a questa nuova imbarcazione dopo il quarto posto olimpico nel 470 con Gabrio Zandonà, non si era mai allenato negli ultimi due mesi a causa di un infortunio alla caviglia dello skipper siciliano. Ma era partito ugualmente per la Spagna, determinato a giocarsela «facendo leva sulla nostra esperienza». Ieri, alla partenza della regata di debutto (posticipata di 100 minuti causa per vento inferiore ai 5 nodi), la bandiera italiana sventolava senza di loro. Angilella non ce l’ha fatta, sarà per l’anno prossimo. A rappresentare gli azzurri, tuttavia, c’erano ugualmente altri due bresciani. Luca e Roberto loro nomi, per una storia nata tra casa – sono cugini – e lago, quello di Toscolano, dove sono cresciuti. La famiglia Dubbini, ieri, ha fatto l’exploit con un sesto posto che luccica, anche se sminuito dalla seconda piazza conquistata a sorpresa dall’altra coppia italiana Cherin-Tesei. Nelle retrovie, come da pronostico, il ventenne bresciano Giacomo Cavalli insieme a Ruggero Tita. Pensarli di vedere tutti assieme i nostri rappresentanti a Rio 2016 è impossibile. Ogni nazione ha diritto a un’unica imbarcazione per la gara a cinque cerchi e i Mondiali in corso, tra l’altro, regaleranno le prime carte olimpiche alle barche meglio piazzate. Il tandem che la conquista porta il posto all’Italia, non però a se stesso. Dipenderà poi tutto dallo stato di forma nel 2016. Anche se, ad esempio nel 49er femminile, non sembrano esserci molti dubbi su quale sia la barca su cui puntare. È quella formata da Giulia Conti (29 anni) e Francesca Clapcich, coppia formatasi per il quadriennio iniziato due stagioni orsono proprio per puntare in alto in una disciplina nuova per entrambe. Tra le nuove leve, un’altra nostra rappresentante: Paola Bergamaschi è a Santander per fare esperienza insieme a Maria Ottavia Raggio. Per la successione c’è tempo, intanto vanno tutte a caccia della Medal Race che domenica chiuderà le regate con le 10 migliori imbarcazioni. Buon vento.
L.B.

Fonte: Corriere della Sera – Ed. Brescia

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