Dal 25 al 27 maggio torna “Classi(ci) in scena – Premio Giovanni Canu” 2017

Fotogallery "Classi(ci) in scena - Premio Giovanni Canu" 2016
Il mito di Icaro visto con gli occhi di un artista africano nel segno dell’inclusione, l’Odissea portata in scena invece che una semplice lezione sui banchi, un’intera orchestra di ragazzi che accompagna gli amici del laboratorio di teatro, l’ironia di Pirandello nel 150° della sua nascita e una rilettura poetica di Pinocchio, il capolavoro di Collodi: sono tanti gli spunti che contrassegneranno la settima edizione di “Classi(ci) in scena – premio Giovanni Canu”, rassegna teatrale, ideata da Vittorio Nichilo, dedicata a Giovanni Canu, indimenticato docente della scuola Venturelli, aperta alle scuole secondarie di primo grado del territorio.

Il Comune e l’Istituto comprensivo di Gussago, col patrocinio della Provincia, in collaborazione con la parrocchia di Santa Maria Assunta, le sezioni locali di Avis, Aido, realtà del mondo del commercio e dell’artigianato locale, organizzano anche quest’anno la settima edizione di questa rassegna che è un unicum nel suo genere. Enrica Massetti, la dirigente dell’istituto comprensivo sostiene che «il teatro rappresenti un’attiva formativa fondamentale, perché consente di avvicinare i giovani al teatro, non solo come fruitori, ma anche come protagonisti del “fare teatro”. All’interno di tale attività, essi possono potenziare le capacità creative, incrementare la comunicazione nei rapporti interpersonali, prendere coscienza del proprio mondo interiore e del rapporto con il proprio corpo, imparando ad esercitare un controllo sulle proprie emozioni e superando difficoltà ed insicurezza».

«La rassegna nasce dall’idea di portare classi in scena con i classici, come ricorda il gioco di parole nel titolo, – sottolinea Vittorio Nichilo – condividendo con i ragazzi un percorso teatrale di qualità. Il teatro permette in di sviluppare nei più giovani competenze scolastiche e sociali di primaria importanza, come l’autostima, lo spirito di gruppo, un forte senso dell’inclusione e dell’integrazione ma anche il gusto vivo per una cultura concreta. I testi classici permettono proprio, per la loro universalità, di parlare al cuore dei ragazzi e di far scoprire emozioni e superare pregiudizi come ad esempio quelli legati alla diversa abilità o la differenza culturale. I classici non sottraggono, ma aggiungono, perché si valorizza la ricchezza di ogni singolo allievo: nel corso degli anni abbiamo avuto da Shakespeare al teatro in dialetto, dalle rappresentazioni più tradizionali a quelle, come quest’anno che rileggono miti in modo innovativo».

L’evento si svolgerà, nelle serate del 25 maggio, a partire dalle ore 19:30, in quelle del 26 e del 27 maggio, dalle 20:20 nella sala parrocchiale Monsignor Bazzani a Gussago. Gli allievi ed i gruppi giudicati più meritevoli da una giuria qualificata riceveranno riconoscimenti e menzioni nella serata finale del 27 maggio a cui accederanno le due compagnie teatrali che avranno ricevute i maggiori consensi della giuria nei giorni del 25 e del 26 maggio. Cinque le scolaresche a confronto: la 1F della Fermi di Brescia con l’Odissea, con i docenti Giusy Oreste, Eleonora Costa e l’educatrice pavoniana Gaia Sorsoli; due compagnie della Virgilio di Brescia, ovvero la 3F con “Ognuno a suo modo, intervista a Pirandello”, mentre il laboratorio teatrale pomeridiano interpreterà “E’ tutta scena”, accompagnato dall’orchestra dell’indirizzo musicale della scuola, diretta dai professori Gregorio Artunghi, Barbara Garzoni, Simonetta Marangoni e Nicoletta Ragni; infine due compagnie della Venturelli di Gussago, la prima che porta in scena “Pinocchio” coi docenti Tania Stabile, Maria T. di Dio e Paolo Lardelli, la seconda con la professoressa Arianna Baresi e Ibrahim Ouattara, talentuoso artista del Bourkina Faso dell’associazione Sankofa, che hanno riletto il mito di Icaro con “In-volo”. Nel corso delle serata verranno ricordate anche la professoressa Patrizia Bonera della scuola Venturelli, precocemente scomparsa quest’anno come Angelo Cartella, figura particolarmente legata alla rassegna. L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti, una volta fatti entrare parenti ed amici dei giovani attori che devono provvedere a prenotare i posti presso i docenti referenti di ogni gruppo teatrale.

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