Il vescovo monsignor Tremolada nella “terra promessa” degli scout

Vescovo Tremolada Piazzole ottobre 2020

L’attesa non è stata delusa e la giornata è diventata una grande festa. La base scout di Piazzole a Gussago ha accolto il vescovo di Brescia, monsignor Pierantonio Tremolada, che ha risposto all’invito a benedire i nuovi spazi residenziali in occasione della celebrazione in onore di San Michele, la prima domenica di ottobre: la tradizione è legata alla presenza, nella prima casa di accoglienza, di una cappella dedicata proprio al santo combattente.

Nella base di Piazzole, di proprietà della Fondazione San Giorgio, sono stati recentemente realizzati un salone multifunzionale e due camerate che ampliano decisamente la capacità recettiva della struttura che, ubicata all’interno di un bosco, consente a chi lo desidera di riposare vivendo l’esperienza della tenda. E molti scout scelgono questa soluzione.Giunto a Piazzole, il vescovo inizialmente si è recato a visitare il cantiere dell’eremo di San Paolo: i lavori per concretizzare questa opera sono portati avanti dagli stessi scout, nessuno escluso. Le tecniche costruttive individuate hanno permesso anche ai più giovani, oltre a tutti coloro che di costruzioni e di lavoro manuale non sanno nulla, di poter fornire il proprio contributo, un aspetto che il vescovo non ha mancato di elogiare. L’intero intervento dovrebbe concludersi entro il prossimo gennaio per consentire, a chi ne avrà bisogno, di vivere la particolare esperienza spirituale che solo un eremo consente.

Alla casa-base monsignor Tremolada è entrato nel salone dando avvio al momento ufficiale dell’incontro. Introdotto nella realtà di Piazzole da Alessandro Gasparini, della Fondazione San Giorgio, il vescovo ha confessato di non aver vissuto in prima persona l’esperienza scout, ma di essersi molto documentato in materia. Dopo una intensa riflessione sul forte valore simbolico del saluto scout e, in particolare, «sulla protezione che il più forte deve sempre garantire al più debole», il presule ha invitato gli scout «a sentirsi pienamente inseriti nella vita della chiesa di cui sono parte importante». Dopodiché ha invitato i presenti a vivere «la loro esperienza scout come fosse un mandato consegnato direttamente dal vescovo». A seguire la benedizione con l’aspersione di persone e ambienti. A conclusione gli scout hanno consegnato a monsignor Tremolada il fazzolettone con i colori della base di Piazzole, la maglia donata a tutti coloro che hanno partecipato ai lavori all’eremo, le castagne – che a Piazzole certo non mancano -, e una targa ricordo.
Mario Leombruno

Fonte: Bresciaoggi

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