Il paese franciacortino chiede maggiore sicurezza e controllo. Il Comune risponde con l’illuminazione pubblica a led e apparecchiature di videosorveglianza installate all’interno dei pali della luce. È questo il nuovo piano, ancora in fase di elaborazione e studio, realizzabile in modalità di project financing, per l’Ente gussaghese, il quale intende sostituire completamente i punti luce del territorio, optando per un sistema a led, migliorando la visibilità notturna e riducendo oltretutto le spese di energia elettrica. Videocamere di nuova generazione, sempre meno evidenti, installate all’interno dei pali dell’illuminazione, permetterebbero la sorveglianza ininterrotta delle zone sensibili di Gussago (l’ingresso del paese, i parchi, la piazza principale, ad esempio). I nuovi sistemi rendono anche complesso l’oscuramento dei punti di osservazione o il loro danneggiamento per semplici atti di vandalismo. Così si garantisce la certezza della continuità di trasmissione delle immagini. L’iniziativa sembra rispondere appieno alle accorate richieste degli abitanti di Gussago, preoccupati dall’ondata di furti nelle case, ad opera di rapidi e agilissimi ladri funamboli, ed ai non pochi casi di effrazione in bar e locali, per mano di bande organizzate e specializzate in questo tipo di operazioni lampo (episodi diffusi, in realtà, in tutta la provincia), verificatisi negli ultimi mesi.
«Si tratta di un sistema innovativo – spiegano in municipio -, che permetterebbe di aumentare i controlli e la sicurezza del nostro territorio, sotto la sorveglianza effettuata da una centrale in Comune». La videosorveglianza, inoltre, permetterebbe di arginare il fenomeno degli abbandoni dei rifiuti lungo le strade del paese e lungo i tratti di maggiore viabilità: «Uno spettacolo che non vorremmo mai vedere – ha spiegato Giovanni Coccoli, assessore alla promozione del territorio, ambiente e qualità della vita -, ed è un fenomeno che non sembra volersi arrestare. La videosorveglianza, oltre ad aumentare la sicurezza, potrebbe anche portare a individuare coloro che continuano a gettare i rifiuti per strada e a bloccare tempestivamente questi episodi».
Federico Bernardelli Curuz
Fonte: Giornale di Brescia